kalopsìa
Il piacevole tepore che si prolunga per mesi e ci permette di goderci l'estate ancora per un po'.
Magari è solo il calore emanato dalle foreste che bruciano. 
I rami del salice piangente, così carichi di foglie e floridi che si piegano e quasi arrivano a terra.
Forse sono le lacrime che la natura versa guardando tutti i danni che le arrechiamo.
Il mare, con quell'acqua così limpida e blu sotto i raggi del sole.
O forse sono solo le bottiglie di plastica che ci galleggiano dentro che brillano alla luce.

Kalopsìa, dal greco kalòs, bellezza, e ópsis, visione, è l'illusione che qualcosa sia più bello di quanto non sia nella realtà. Come quando guardiamo la natura che ci circonda e abbiamo l'impressione che sia sempre uguale, sempre florida, sempre viva. Anche se non è così. 
Se potessimo distaccarci dall'ottimismo cieco che ci fa percepire il mondo in modo distorto e potessimo invece vedere la dura realtà che si pone davanti a noi, distingueremmo due visioni ben distinte della natura che ci sta intorno. 
Un mondo florido, verde, ricco di natura incontaminata si contrappone ad un mondo distrutto ed inquinato, segnato dai soprusi di un uomo avido a cui non importa delle conseguenze delle sue azioni, nemmeno se queste puntano verso l'estinzione della sua stessa specie. 
kalopsìa
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kalopsìa

My project for NewArt Exhibition, an art exhibition dedicated to nature and the environment. Kalopsìa was inspired by nature, anaglyphs and obvio Read More

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